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Referendum art. 18. Al via la raccolta delle firme.

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La raccolta firme in difesa del mondo del lavoro rappresenta una straordinaria occasione non soltanto per difendere il principio che non si può accettare la compressione dei diritti, ma anche per identificare e rilanciare il mondo del lavoro come soggetto vitale della e per la democrazia.

La modifica dell’art.8 fu messo in atto da un berlusconismo alle sue fasi terminali, ha portato  il metodo Marchionne da eccezione a regola, e dunque la possibilità che uno strappo violento alla logica della contrattazione tra le parti sociali a livello aziendale abbia maggiore valore di un accordo nazionale, già di per sé esageratamente abilitato dalla logica derogatoria della legge nazionale. Un vero e proprio atto di prevaricazione della parte più forte su quella più debole: dobbiamo ristabilire il principio che i diritti devono essere certi per tutte e tutti ed inseriti in un’unica cornice non derogabile da nessuno.

Nell’assalto all’art.18 c’è stato invece una definitiva presa di coscienza da parte dei  poteri forti che, incassato il successo dell’operazione Monti, hanno deciso di varcare e ampliare la breccia che si era prodotta. E dunque su questo tema sono intervenute tutte le armi di distrazione di massa conosciute; si passa quindi da “è un atto per l’occupazione perché a maggiore facilità di uscita corrisponde maggiore possibilità d’entrata” (smentito puntualmente ad ogni rilevazione effettuata sul mercato del lavoro), al sempre valido “ce lo chiede l’Europa (ulteriore falsità, considerate le tutele previste nei principali Paesi della Ue)”. La verità è che in assenza della piena funzionalità dell’art.18 si pone in essere l’ennesimo ricatto, quello dell’imporre la scelta inaccettabile tra lavorare o avere diritti, producendo nei fatti una sterzata in senso autoritario in ogni luogo di lavoro.

Di fronte a questo duplice attacco è necessaria una risposta forte da parte delle molte anime della sinistra, assieme ad una nuova stagione di lotta e di protagonismo sindacale. Questi sono i temi naturali, per così dire, dove coagulare sull’obiettivo comune tutte le forze che ad oggi troppo spesso hanno frammentato le rispettive organizzazioni anziché unirle per far fare un passo avanti a tutti. La presentazione di questi quesiti e il lancio della campagna lottoperildiciotto è il primo grande segnale di questo cambiamento possibile e necessario, dove le uniche stelle di riferimento devono essere quelle del lavoro, dei diritti e della dignità.

Non possiamo permettere che passi la logica del ricatto, né che si antepongano i particolarismi all’obiettivo di difendere il mondo del lavoro, né che sia permesso ai padroni di continuare nella classica manovra del dividere per meglio imperare: all’atomizzazione sociale che ci vorrebbe tutti in lotta orizzontale tra simili, noi dobbiamo rispondere con una firma unica verso l’alto, per rompere l’assedio e dare voce e rappresentanza a chi oggi in fabbrica non può scioperare per paura di perdere il posto di lavoro, al giovane che non ha speranza di trovare un suo futuro, al pensionato che vede sfuggire le conquiste di tante rivendicazioni, alle donne che in molti luoghi sono ancora vittime di discriminazione sia di genere sia salariale.

VADEMECUM FIRME

Contratti a termine. Lo “stop and go” secondo il Ministero

Il ministero del Lavorocon la circolare n, 27 del 7 novembre 2012 ha fornito chiarimenti circa l’intervallo di tempo minimo  tra un due contratti a termine che si susseguono.

Il  Ministero ha chiarito che l’intervallo minimo è applicabile in tutti i settori previo accordo collettivo anche locale.

Come dire: fatta la legge trovato l’inganno. Se la Fornero voleva ostacolare l’abuso del ricorso ai contratti precari si è subito pentita! 

La Circolare Ministeriale n. circ. 27 del 7 novembre 2012

FlaicaLazio. Assemblea dei quadri.

FLAICA

            Ai Quadri sindacali

            FlaicaLazio

             LL.SS.

   OGGETTO: assemblea regionale dei Quadri sindacali.

        Vi informo che  venerdì 9 novembre 2012, con inizio alle ore 9,30, presso il Grand Hotel Del Gianicolo, in Roma,  si terrà  l’

 

                                         ASSEMBLEA REGIONALE DEI QUADRI

 che discuterà sul tema

                           ANTAGONISMO E DISAGIO SOCIALE, QUALE PROSPETTIVA

 con il seguente ordine dei lavori:                          

 –         Relazione della Segreteria Regionale;

 –         Le pensioni dopo la riforma– interviene la dott.ssa Francesca DE MARCO della Direzione nazionale EPAS.

 –         Il diritto del lavoro dopo le modifiche della legge Fornero – interviene l’avv. Monica PERSICO;

 –         Dibattito.

 –         Conclusioni,  affidate al Coordinatore Nazionale della C.U.B.

                                                    PIERGIORGIO TIBONI

           Il Grand Hotel del Gianicolo si trova in viale delle Mure Gianicolense n. 17. E’ facile da raggiungere sia con i mezzi pubblici che con l’auto. Chi ha bisogno di informazioni può telefonare in sede.

         Vi chiedo di confermare tempestivamente la presenza all’assemblea ed a pranzo per ovvi motivi organizzativi.

          Cordiali saluti.

                                                                                                          Il Segretario Regionale

                                                                                                               (Amedeo ROSSI)

Roma, 19 0ttobre ‘12.

LA RELAZIONE DELLA SEGRETERIA        MOZIONE CONCLUSIVA

CISTERNA DI LATINA. PARTE LA CAMPAGNA REFERENDARIA.

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attentiachissoQUATTRO REFERENDUM PRO-LAVORO E ANTICASTA

SABATO 13/10/2012 INIZIA LA RACCOLTA FIRME
VIENI A FIRMARE A CISTERNA PRESSO IL GAZEBO PRO-REFERENDUM.
Si è costituito a Cisterna il comitato pro-referendum composto dalla FLAICA-CUB di Cisterna, IDV, FIOM e Associazione EUPOLIS.
Adesso avanti con le firme
Per il LAVORO e CONTRO la CASTA
I quattro quesiti, sono legati da un filo conduttore, il nostro impegno per un profondo rinnovamento politico e sindacale, che deve dare risposte concrete a questioni che sono sempre più un’emergenza nazionale. A partire proprio dal lavoro, con la richiesta di reintrodurre l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e l’abolizione delle deroghe ai contratti nazionali di lavoro. Al momento dell’introduzione dell’articolo 18 il lavoro era considerato un diritto e un valore sociale. Dando il potere al magistrato di comminare una multa ma di non disporre il reintegro di chi è stato licenziato senza giusta causa torna ad essere merce di scambio. Si torna poi indietro di 50 anni. Non diciamo che, il contratto nazionale deve fissare paletti minimi uguali per tutti. Dal lavoro passiamo ai privilegi, come il finanziamento pubblico,questi rimborsi, che già i cittadini avevano chiesto di abolire, non funzionano se permettono a partiti che non esistono più, come la Margherita, di ricevere rimborsi, che sono stati utilizzati in modi molto differenti. Intanto bisogna eliminare questo sistema, poi si studierà un’alternativa. Come bisogna togliere la diaria per i parlamentari, 3.500 euro che vanno ad aggiungersi alle indennità, creando un sistema di privilegi.

Legge di stabilità. Di “stabile” c’è l’ennesimo taglio sui più deboli!

Il Consiglio dei Ministri ha definito le misure che saranno presenti nella Legge di Stabilità. Per quanto riguarda, direttamente o indirettamente, la materia lavoro, queste sono le novità:

 

IRPEF: dal 2013 viene ridotta l’aliquota sul primo e sul secondo scaglione: dal 23 scende al 22% (fino a 15.000 euro), dal 27 al 26% (fino a 28.000 euro). Sotto i 7.500 euro, resta tutto invariato. Per quanto riguarda le detrazioni e le deduzioni, dai 15.000 euro ci saranno alcuni tagli, ad iniziare dal tetto di 3.000 euro alle detrazioni e per molte deduzioni (ma non su quelle per la sanitarie). Viene, infine, introdotta una omogeneizzazione alla franchigia di 250 euro.

 

 

STATALI: viene confermato il blocco dei contratti fino al 2014. Per gli anni 2013 e 2014 non sarà erogata neanche l’indennità di vacanza contrattuale. Dal 2015 l’indennità di vacanza contrattuale sarà calcolata sulla base dell’inflazione programmata.

SALARIO PRODUTTIVITÀ: nel 2013 gli aumenti salariali aziendali saranno tassati al 10% entro il limite di 3.000 euro lordi. Inoltre, viene finanziata la defiscalizzazione dei salari di produttività per 1.600 milioni nel biennio 2013-2014.
ASSISTENZA DISABILI: stretta sui permessi previsti dalla legge 104/1992 per il disabile o per la cura di parenti affetti da handicap. La retribuzione per i giorni di permesso (3 al mese) scende al 50% a meno che i permessi non siano fruiti per le patologie del dipendente stesso della Pubblica Amministrazione o per l’assistenza ai figli o al coniuge. Sono esclusi dal pagamento intero i permessi fruiti per prendersi cura dei genitori disabili.

 

Esodati: annunciato l’istituzione di un Fondo di salvaguardia, alimentato con 100 milioni nel 2013. Il ministro dell’Economia ha affermato che il governo ha “approfondito, analizzato e identificato tutti gli individui che si trovano o si troveranno in questa situazione”.

 

 

 

Patronati: previsto un taglio di 30 milioni di euro nel 2014 e di altri 30 milioni nel 2015.

Visura camerale

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Visura Camerale - Flaica Lazio

MODULO

Mercato del Lavoro. Più ombre che luci.

La C.U.B., nel seminario del 21 settembre tenuto a Rocca Brivio (MI), ha approfondito le nuove regole del mercato del lavoro emanate con la legge voluta dal ministro del lavoro, Elsa Fornero.

Si riporta l’interessante  contributo alla discussione dell’ avv. Medina

NOTE ED OSSERVAZIONI

Permessi legge 104. Il Ministero precisa.

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Riproporzionamento permessi Legge n. 104/1992

 

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 24 del 1° agosto 2012, ha risposto ad un quesito di Federambiente (Federazione Italiana Servizi Pubblici Igiene Ambientale), in merito alla problematica concernente le modalità di fruizione del diritto ai tre giorni mensili di permesso ex art. 33, comma 3, L. n. 104/1992. In particolare, l’istante chiede:
– se sia legittimo un eventuale riproporzionamento del diritto in questione, in base alla prestazione lavorativa effettivamente svolta, qualora il dipendente fruitore dei suddetti permessi abbia legittimamente beneficiato di altre tipologie di permessi o congedi a lui spettanti (quali permesso sindacale, maternità facoltativa, maternità obbligatoria, malattia, congedo straordinario invalidi ecc.) e si sia, pertanto, assentato dal lavoro nell’arco del mese di riferimento;
– se il dipendente che inoltri istanza di permesso ex L. n. 104/1990 per la prima volta nel corso del mese (ad es. il giorno 19) abbia diritto ad un riproporzionamento del diritto in questione ovvero lo stesso debba essere fruito in misura intera.

 

La risposta in sintesi:

 

“… Ne consegue che il principio espresso dall’INPS con circ. 128/2003 – richiamata dall’istante – secondo cui viene concesso un giorno di permesso ogni dieci giorni di assistenza continuativa e, per periodi inferiori a dieci giorni, non si ha diritto a nessuna giornata, non sembra trovare applicazione nell’ipotesi prospettata.
Viceversa, nella diversa ipotesi in cui il dipendente presenti istanza ex L. n. 104/1992 per la prima volta nel corso del mese (ad esempio nel giorno 19), appare evidentemente possibile operare un riproporzionamento del numero dei giorni mensili di permesso spettanti, in base ai criteri indicati dall’Istituto.”.

Mercato del Lavoro. La Fornero cede ancora.

Parlamento: le novità alla legge n. 92/2012 apportate dalla legge sullo sviluppo

 

E’ stato pubblicata, nel Supplemento Ordinario n. 171 alla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 11 agosto 2012, la legge 7 agosto 2012, n. 134 di conversione del decreto legge  22  giugno  2012,  n.  83 recante: «Misure urgenti per la crescita del Paese», con  la quale, tra le altre cose, sono state apportate significative novità alla legge n. 92/2012, di Riforma del mercato del lavoro.

Le modifiche alla legge n. 92/2012 sono contenute nell’articolo 46-bis e riguardano: 

 

a) contratti a termine: viene, nuovamente modificato il D.L.vo n. 368/2001, limitatamente al periodo di “latenza” tra un contratto a tempo determinato e l’altro (in via generale, 60 o 90° giorni a seconda che il rapporto sia durato per un periodo inferiore ,pari o superiore ai 6 mesi. Nei contratti stagionali ed in tutti quelli previsti dalla contrattazione collettiva, anche decentrata, può essere portato, rispettivamente, a 20 o 30 giorni;

b) apprendistato: l’apprendistato in somministrazione a tempo indeterminato è possibile in tutti i settori produttivi;

c) partite IVA: due dei tre elementi presuntivi (quelli della durata e del reddito complessivo del collaboratore) vengono cambiati. Ora, il riferimento sia agli 8 mesi che all’80% del fatturato riferibile allo stesso soggetto, anche per interposta persona, sono calcolati su 2 anni solari consecutivi;

d) lavoro accessorio: i titolari di integrazione salariale o di misure di sostegno del reddito possono lavorare con LOA in tutti i settori produttivi, compresi gli Enti locali, per l’anno 2013 con un compenso massimo di 3.000 euro nell’anno solare. L’INPS provvede a sottrarre la contribuzione figurativa dalle misure di sostegno conguagliando con gli accrediti contributivi derivanti dal LOA;

e) indennità di mobilità: è prorogata “a requisiti pieni” fino al 31 dicembre 2014;

f) monitoraggio sugli ammortizzatori sociali: Entro il 31 dicembre 2014 si procederà ad una ricognizione sulle prospettive economiche ed occupazionali, alfine di ipotizzare interventi correttivi compatibilmente con lo stato della finanza pubblica;

g) contribuzione degli iscritti alla gestione separata: per il 2013 l’aliquota contributiva rimane ferma al 27,72%, ma continuerà a crescere progressivamente fino a raggiungere il 33,72%a decorrere dal 2018. Per gli iscritti ad altre forme pensionistiche l’aliquota salirà al 20% già a partire dal 2013 (era il 19% nella riforma “Fornero”) per raggiungere il 24% a decorrere dal 2016;

h) CIGS per le imprese in amministrazione straordinaria: rimarrà fino al dicembre 2015 ma soltanto per quelle aziende nelle quali sussistano prospettive di ripresa e di salvaguardia, anche parziale, dei livelli occupazionali, che saranno valutati sulla base di criteri oggettivi determinati con DM del Ministro del Lavoro;

i)  banca dati sulle crisi aziendali: il Ministero del Lavoro raccoglierà tutti i contratti e gli accordi collettivi di gestione degli esuberi con ricorso ad ammortizzatori sociali. Con un decreto apposito saranno determinate le modalità per la raccolta;

j) disabili: viene, nuovamente, modificato l’art. 3 della legge n. 68/1999. Dopo le modifiche introdotte con la legge n. 92 anche i contratti a termine di durata pari od inferiore a 6 mesi non rientrano nella base di calcolo per la determinazione dell’aliquota;

k) concordato preventivo ed omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti: vengono ampliate le fattispecie di trasferimento secondo le quali con accordo sindacale, concluso per una tutela anche parziale dell’occupazione, possono esser posti limiti alla conservazione dei diritti dei lavoratori. Si tratta di una modifica all’art. 47, comma 4 – bis, della legge n. 428/1990;

l) call center: l’attività di vendita diretta di prodotti o servizi in “outbound” può avvenire con contratto di collaborazione coordinata e continuativa a progetto soltanto sulla base di un corrispettivo fissato dalla contrattazione collettiva di riferimento. I call center con almeno  20 dipendenti che trasferiscono all’estero la propria attività perdono l’incentivo previsto dall’art. 8, comma 9, della legge n. 407/1990.      

  

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