Home Blog Pagina 48

Congedo parentale e giorni indennizzabili.

0

L’INPS, con il messaggio n. 19772 del 18 ottobre 2011, ha chiarito che i giorni festivi, le domeniche e i sabati (in caso di settimana corta) che ricadono all’interno del periodo di ferie, malattia o assenze ad altro titolo, non sono in alcun caso indennizzabili per il computo dei giorni di congedo parentale. Unica eccezione sussiste se il lavoratore è titolare di due o più rapporti di lavoro a part time orizzontale o misto. In questo caso, il lavoratore ha la possibilità di astenersi a titolo di congedo parentale da uno dei due, proseguendo l’attività dell’altro.

15 OTTOBRE. SCENDE IN PIAZZA LA PROTESTA SOCIALE.

0

VERSO IL 15 OTTOBRE
GIORNATA EUROPEA E INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE

 
PEOPLE OF EUROPE, RISE UP
Cambiare l’Italia, cambiare l’Europa

Il Coordinamento 15 ottobre invita a costruire in tutto il territorio la partecipazione italiana alla giornata europea e internazionale “United for global change” e a convergere nella manifestazione nazionale di Roma.
 
La giornata del 15 vedrà mobilitazioni in tutta Europa, nel Mediterraneo e in altre regioni del mondo, contro la distruzione dei diritti, dei beni comuni, del lavoro e della democrazia compiuta, con le politiche anticrisi, a difesa dei profitti e della speculazione finanziaria.
 
Anche in Italia è già stata raccolta da tanti soggetti organizzati, alleanze sociali, gruppi informali e persone. Non vogliamo fare un passo di più verso il baratro in cui l’Europa e l’Italia si stanno dirigendo e che la manovra del Governo continua ad avvicinare. Vogliamo un’altra economia, un’altra società e una democrazia vera.
 
Il Coordinamento 15 ottobre si mette al servizio della riuscita della mobilitazione. Curerà unitariamente le caratteristiche, la logistica e l’organizzazione della manifestazione nazionale di Roma e ne definirà le sue parti comuni.
 
Il suo obiettivo è favorire la massima inclusione, convergenza, convivenza e cooperazione delle molteplici e plurali forze sociali, reti, energie individuali e collettive che stanno preparando e prepareranno la mobilitazione con i propri appelli, le proprie alleanze, i propri contenuti.
 
Ci impegniamo insieme a costruire una manifestazione partecipata, pacifica, inclusiva, plurale e di massa, il cui obiettivo è raccogliere e dare massimo spazio alla opposizione popolare, alle lotte e alle pratiche alternative diffuse nel nostro paese.
La manifestazione partirà alle ore 14.00 da Piazza Esedra e arriverà a Piazza San Giovanni.
Sarà una tappa della ripresa di spazio pubblico di mobilitazione permanente, come si sta realizzando in tutta Europa e nel Mediterraneo, che è necessario mettere in campo per cambiare l’Italia e il nostro continente.
Invitiamo i cittadini e le cittadine, nativi e migranti, i soggetti organizzati, i gruppi, le reti formali e informali a partecipare attivamente al 15 ottobre, a coinvolgere le proprie comunità, a organizzare la partecipazione al corteo di Roma.
Coordinamento 15 ottobre


Lavori usuranti. Al via le domande.

0

L’INPS, con il messaggio n. 16762 del 25 agosto 2011, fornisce le indicazioni per la compilazione della domanda intesa ad ottenere il riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti e relativa documentazione (decreto legislativo n. 67/2001)  e pubblica il relativo modulo. 

Ciò in quanto, con circolare  n. 22/2011 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in attesa della definizione della disciplina sulle “modalità attuative” del decreto legislativo n. 67 del 2011, demandata al decreto ministeriale previsto dall’articolo 4 dello stesso decreto legislativo, ha fornito le prime indicazioni  operative con particolare riguardo a coloro che, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a) dello stesso decreto legislativo, sono tenuti a trasmettere la domanda di accesso al beneficio entro il 30 settembre 2011, in quanto abbiano “già maturato o maturino i requisiti agevolati di cui all’articolo 1 entro il 31 dicembre 2011”.

LE ISTRUZIONI DELL’INPS    DOCUMENTAZIONE NECESSARIA     TABELLA DEI REQUISITI      IL MODULO INPS 

Anche l’Inpdap con nota operativa n. 29 del 12 agosto 2011 fornisce le indicazioni per il pubblico impiego.

LE ISTRUZIONI PER I LAVORATORI PUBBLICI

Legge 104. Alternanza ed accertamento provvisorio.

0

Alternanza nell’assistenza a disabili – accertamento provvisorio della situazione di handicap

 

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 32 del 9 agosto 2011, ha risposto ad un quesito dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), in merito alla corretta interpretazione della disciplina relativa al referente unico per l’assistenza alla persona in situazione di handicap grave, disciplinata dall’art. 33 della L. n. 104/1992 come da ultimo modificato dall’art. 24, comma 1 lett. a), della L. n. 183/2010

 

 La risposta in sintesi:

 

“…Peraltro, in virtù delle osservazioni innanzi svolte, nonostante il disabile assuma il domicilio anche solo per un determinato periodo di tempo, presso la residenza di diversi parenti entro il secondo grado, sarà necessario che ciascun avente diritto presenti, di volta in volta, l’istanza per ottenere il riconoscimento dei permessi di cui all’art. 33, L. n. 104/92 al  fine di prestare legittimamente la dovuta assistenza. Ciò in quanto i permessi ex art. 33 della L. n. 104/92, come modificato dall’art. 24, L. n. 183/2010, possono essere riconosciuti esclusivamente ad un unico soggetto per ciascun disabile senza che sia possibile stabilire preventivamente che, rispetto ad un determinato arco temporale, siano più d’uno i soggetti che usufruiranno dei permessi in questione.
Per quanto concerne, invece, la problematica afferente all’accertamento della situazione di handicap, appare opportuno delineare il quadro normativo, al fine di individuare la disciplina applicabile.
Si ricorda che condizione necessaria ai fini della concessione dei su indicati permessi è la sussistenza di una situazione di handicap grave della persona affetta da disabilità, che deve essere accertata da una apposita commissione medica ai sensi dell’art. 4 della L. n. 104/92.
Nell’ipotesi in cui quest’ultima “non si pronunci entro novanta giorni dalla presentazione della domanda, gli accertamenti sono effettuati, in via provvisoria, ai soli fini previsti dall’art. 33 della stessa legge, da un medico specialista nella patologia denunciata, in servizio presso l’unità sanitaria locale da cui è assistito l’interessato” (cfr. circc. INPS nn. 32/2006 e 53/2008).

L’accertamento in questione, è pertanto, di carattere provvisorio, in quanto esplica i suoi effetti fino all’emissione dell’accertamento definitivo ad opera della commissione che deve, in ogni caso, pronunciarsi entro centottanta giorni dalla data di presentazione della domanda.
Al riguardo, si evidenzia che anche le circolari INPS n. 53/2008 e n. 32/2006 chiariscono che il lavoratore dovrà allegare alla richiesta copia della domanda presentata alla citata commissione ed una dichiarazione liberatoria con la quale ci si impegna alla restituzione delle prestazioni che, a procedimento definitivamente concluso, risultassero indebite.
Nell’ipotesi in cui, pur dopo i centottanta giorni previsti per la pronuncia, la commissione medica di cui all’art. 4 della L. n. 104/92 non riconosca la sussistenza della situazione di
handicap grave, appare infatti possibile sostenere che l’INPS sia legittimato a richiedere al dipendente la restituzione di quanto fruito a titolo di permesso, trattandosi di una prestazione non dovuta e, pertanto, indebita (v. INPS circ. n. 45/2001). In altri termini, in caso di pronuncia definitiva da parte della competente commissione che non convalidi lo stato di handicap in situazione di gravità, saranno considerati indebiti i permessi fruiti sulla base della certificazione provvisoria sin dal primo giorno dalla presentazione della domanda.”.

Periodo di comporto. Non sempre si applica al lavoratore invalido.

Con sentenza n. 17720 del 29 agosto 2011, la Cassazione ha affermato che le giornate di malattia del lavoratore assunto obbligatoriamente collegate al suo stato invalidante, non possono essere utilmente conteggiate ai fini del superamento del periodo di comporto. Inoltre, non possono essere conteggiate, allo stesso fine, le giornate di malattia derivanti dalla adibizione del lavoratore a mansioni non compatibili con il suo stato invalidante.

LA SENTENZA N. 17720 DEL 29 AGOSTO 2011

Servizio 118 Latina – La Croce Rossa licenzia

I lavoratori del 118 debbono essere  licenziati!

Lo ha comunicato la Direzione della Croce Rossa Italiana, basandosi su una nota dell’Avvocatura Generale dello Stato, che ha rilevato profili di illegittimità nei contratti di lavoro stipulati nel 2006 (!).

La C.R.I. ritiene il vizio insanabile  e quindi intende  licenziare i 65 dipendenti per poi riassegnarli  allo stesso servizio attraverso un’agenzia di lavoro interinale. Una soluzione all’Italiana, una specie di affidamento di lavoro stabile a precari permanenti che assomiglia ad un gioco dove scendono in campo in qualità di riserva i titolari squalificati.

Se così fosse, anche gli esiti sul servizio sarebbero preoccupati. Nell’attività di soccorso  emergenziale, dove  la vita è a disposizione degli attimi, necessita  un’organizzazione perfetta, non solo di mezzi, ma anche di partecipazione umana, di lavoratori esperti, motivati, professionali, capaci di costruire automatismi di squadra che ogni volta realizzi un miracolo.

Esattamente il contrario di un’armata Brancaleone.

Il 26 luglio, nell’incontro sindacale avuto con la Direzione del 118 di Latina,  la decisione della C.R.I.  è stata ufficializzata ai rappresentanti della FLAICA-CUB,   che hanno fermamente contestato la posizione dell’Ente, che si è accorta del difetto nei contratti di lavoro a soli quattro mesi dalla scadenza della convenzione con l’Ares.

Il  Sindacato  ha fatto rilevare  anche un altro  assurdo. La Croce Rossa da un lato, dopo cinque anni, scopre il valore della legge, dall’altro, continua a violarla poiché non ha dato ancora esecuzione alla sentenza del Tribunale di Latina (la n. 3919 del 21 dicembre 2010), che l’ha condannata nel ricorso presentato da  alcuni autisti per la regolarizzazione dello stesso  contratto di lavoro.

Il Giudice non ha ordinato di annullare i contratti, ma di renderli legali  correggendone i difetti. La C.R.I., finora, è rimasta muta ed  all’improvviso alza la voce e stravolge le regole. Invece di adeguare i contratti decide di licenziare i lavoratori!

Una mossa tattica? Forse, ma per un gioco più complesso, che riguarda la convenzione ed il  prezzo.

Negli ultimi tempi,  la convenzione originaria ha avuto continue proroghe di breve durata, fino all’ultima del 31 maggio, di soli quindici giorni,  tutte condizionate dalla revisione del prezzo. La C.R.I., in prossimità delle scadenze ha sempre minacciato l’abbandono del servizio senza il riconoscimento dei maggiori costi. Infine, dopo una lunga trattativa ed un parziale accoglimento delle richieste presentate, ha accettato l’ultima proroga, fino al prossimo 31 dicembre, dichiarando che in mancanza di adeguamento del prezzo lascerà definitivamente il servizio.

L’attuale convenzione prevede all’art. 4 che, alla scadenza, tutto il personale in forza al 118 deve essere  affidato all’Ares. Allora,  perché licenziare i dipendenti in prossimità della possibile rinuncia al servizio? La domanda non ha una risposta, ma genera un sospetto: sarà che l’inevitabile mobilitazione dei lavoratori sia  strumentale alla regolazione degli affari?

Molti indicatori segnalano questa possibilità, ma l’inerzia non è mai una soluzione e, intanto,  i lavoratori non firmeranno alcun licenziamento continuando a prestare la loro normale attività, alla quale sono legittimamente dedicati.

Nel frattempo manterranno lo STATO DI AGITAZIONE nell’ambito del quale seguiranno tutte le iniziative utile per evitare l’ennesimo attacco ai loro sacrosanti diritti. 

 IL VERBALE DI  INCONTRO    

Apprendistato. Approvato il T.U.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta del 28 luglio 2011, in via definitiva, il nuovo testo unico sull’apprendistato, in attuazione della delega conferita al  Governo dalla legge in materia di previdenza, lavoro e competitività per favorire la crescita (legge n. 247 del 2007).

Il Decreto Legislativo, di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, riformerà l’istituto dell’apprendistato quale contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato all’occupazione e alla formazione dei giovani, rendendolo omogeneo su tutto il territorio nazionale.

IL TESTO UNICO SULL’APPRENDISTATO

Malattia pubblici dipendenti. Nuove fasce orarie.

0

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con circolare n. 10 del 30 giugno 2011, fornisce alcuni chiarimenti in merito all’art. 16, commi 9 e 10 della Legge n. 111/2011 di conversione del DL n. 98/2011, sul controllo delle assenze dal servizio per malattia dei pubblici dipendenti; in particolare il regime di reperibilità e le assenze per visite, terapie e prestazioni specialistiche ed esami diagnostici.

LA CIRCOLARE DEL MINISTERO

Roma. Lavoratori in cig o mobilità. Tirocini formativi.

AVVISO PUBBLICO PER TIROCINI PRESSO UFFICI GIUDIZIARI – 19 LUGLIO 2011.

AVVISO PUBBLICO “REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALL’ORIENTAMENTO, ALLA FORMAZIONE ED AL POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE DI LAVORATORI IN CONDIZIONE DI SVANTAGGIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI DEL DISTRETTO DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA E DELLA PROCURA GENERALE DI ROMA”

La domanda di ammissione alla selezione per tirocini (Allegati 1-2) dovrà essere trasmessa preliminarmente solo ed esclusivamente in formato excel (non in formato pdf o altri simili) all’indirizzo e-mail:
tirocinigiustizia@regione.lazio.it

e perfezionata successivamente con le modalità riportate nell’Avviso.

ALLEGATI:

TESTO DELLA DETERMINAZIONE

TESTO DELL’AVVISO

ELENCO UFFICI GIUDIZIARI

Modulo domanda di ammissione (cigs)

Modulo domanda di ammissione (mobilità)

ULTIMI ARTICOLI