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Contratto Metalmeccanici. Le prime sentenze

Tribunale: le sentenze di Torino e Modena sul CCNL dei Metalmeccanici

 

Pubblichiamo le  sentenze dei Tribunali di Torino e Modena che accolgono il ricorso della Fiom-CGIL contro il contratto separato del 2009 per sette aziende del Gruppo Fiat (Emmegi spa, Maserati spa, Rossi spa, Glem Gas spa, Ferrari spa, Case New Holland Italia spa e Titan Italia spa), ritenendo legittimo il contratto siglato nel 2008.

 LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI MODENA

TRIBUNALE DI TORINO – PRIMA SENTENZA

TRIBUNALE DI TORINO – SECONDA SENTENZA

TRIBUNALE DI TORINO – LA SENTENZA CHE RESPINGE IL RICORSO

TRIBUNALE DI TOLMEZZO – LA SENTENZA CHE RESPINGE IL RICORSO

Licenziamenti collettivi. L’accordo sindacale non sana i vizi della procedura.

 Cassazione: inefficaci i licenziamenti collettivi viziati anche se c’è successiva stipulazione di accordo sindacale

La Corte di Cassazione, con sentenza n. 7744 del 5 aprile 2011, ha stabilito che la mancata indicazione nella comunicazione di avvio della procedura di mobilità e di licenziamento collettivo di tutti gli elementi previsti dall’art. 4, comma 3, della legge n. 223 del 1991 – e così della collocazione aziendale e dei profili professionali del personale eccedente e di quello abitualmente impiegato nell’impresa – invalida la procedura e determina l’inefficacia dei licenziamenti; tale vizio non è sanato ex se dalla successiva stipulazione di accordo sindacale di riduzione del personale e dalla indicazione in esso di un criterio di scelta dei dipendenti da licenziare. Così la Suprema Corte ha ribadito che le eventuali insufficienze della comunicazione di avvio della procedura di mobilità non perdono rilievo per il solo fatto che sia stato poi stipulato un accordo di mobilità, giacché gli adempimenti imposti dal citato articolo 4 sono intesi a garantire la trasparenza delle scelte aziendali e l’effettività del ruolo svolto dal sindacato attraverso una corretta e completa informazione preventiva. Inoltre precisa la Corte che deve ritenersi spettante al lavoratore, che pur rimane estraneo allo svolgimento delle procedure di consultazione sindacale e amministrativa, il diritto di far valere omissioni o inesattezze delle comunicazioni del datore di lavoro (ex art. 4, comma 3, L. n. 223 del 1991) che abbiano determinato una falsa o incompleta rappresentazione della realtà, tale da compromettere il corretto svolgimento dell’esame congiunto con il sindacato, e quindi da incidere sulla correttezza dei provvedimenti finali adottati.

VIGILANZA PRIVATA. Lenta attuazione del Regolamento.

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E’entrato in vigore a marzo il primo Decreto Ministeriale emanato in seguito all’approvazione del Regolamento di settore approvato con il D.P.R. n. 153 del 2008. Una lentezza enorme, considerato l’annoso problema della  Categoria, alle prese con l’eccesso di “deregulation”,  che caratterizza il diritto del lavoro in questa fase storica. Il ritardo legislativo ha  provocato danni irreparabili agli Operatori della sicurezza privata perché, nel frattempo, Soggetti senza scrupoli hanno invaso il mercato e messo ai margini le aziende specializzate. 

Riportiamo un interessante articolo che illustra le principali novità.

L’ARTICOLO

Il D.P.R. 4 agosto 2008 n. 153

Congedo straordinario- Indennità e contributi.

Indennità e contribuzione per astensione congedo parentale straordinario

 

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 17 del 5 aprile 2011, ha risposto ad un quesito dell’AGIDAE (Associazione Gestori Istituti Dipendenti Autorità Ecclesiastica), in merito alla erogazione dell’indennità economica ed al versamento della contribuzione figurativa relativi ai periodi di astensione dal lavoro per congedo parentale straordinario, ai sensi dell’art. 42, comma 5, D.L.vo  n. 151/2001.  

 

 La risposta in sintesi:

 

“…Alla luce delle ragioni sin qui esposte, appare possibile affermare che l’indennità economica per i periodi di astensione dal lavoro per congedo parentale straordinario, di cui all’art. 42 comma 5, D.Lgs. n. 151/2001, stante la natura assistenziale della stessa, va erogata dall’INPS anche ai lavoratori iscritti ad altri fondi pensionistici e, dunque, anche al personale dipendente di scuole elementari parificate paritarie assicurato all’INPDAP.

Ciò premesso, sembra potersi sostenere che anche la relativa contribuzione figurativa venga riconosciuta sia a coloro che risultino iscritti all’INPS, sia ai lavoratori del settore privato che, attualmente, siano assicurati all’INPDAP ai soli fini del contributi pensionistici.”

 INTERPELLO N. 17-2011

Appalti. Vademecum del Ministero

Appalti e subappalti, un chiarimento utile per reprimere gli abusi.

IL VADEMECUM DEL MINISTERO DEL LAVORO

Ammortizzatori sociali in deroga. Prorogati fino al 2012

Stato-Regioni: ammortizzatori sociali in deroga, firmato l’accordo per il 2011-2012

 

Il 20 aprile 2011 è stato firmato l’Accordo Stato-Regioni per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2011-2012. Con l’intesa viene prorogato per l’anno in corso e per l’anno a venire l’accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga già in vigore per il 2009-2010.
Il Governo conferma lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità di 1 miliardo di euro per gli interventi a sostegno del reddito a cui si aggiungono 600 milioni di residui del biennio 2009-2010. Le Regioni concorrono con la parte non utilizzata dello stanziamento di 2.2 miliardi di euro, fino al suo esaurimento.
L’accordo, in particolare, oltre ad arricchirsi di una sezione specifica dedicata alle misure di politica attiva per un più rapido e mirato ricollocamento dei lavoratori e per evitare il formarsi di bacini di disoccupazione di lunga durata ed a confermare ed estendere al 2011-2012 l’intesa del 17 febbraio 2010 sulle linee guida per la formazione, prevede: l’attribuzione di un ruolo precipuo ai servizi per l’impiego nei processi di riqualificazione e di ricollocazione dei lavoratori, l’impiego e la valorizzazione del sistema informativo sulle competenze e i posti di lavoro richiesti dalle imprese, il ricorso ai Fondi Interprofessionali e agli enti bilaterali nelle politiche attive e nella formazione, l’utilizzo più rigoroso degli strumenti di sostegno al reddito

LA NOTA MINISTERIALE

Parto prematuro e congedo.

Consulta: parto prematuro e diritto al congedo obbligatorio

 

Con sentenza n. 116 del 7 aprile 2011, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 16, lettera c), del D.L.vo n. 151/2001. Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), nella parte in cui non consente, nell’ipotesi di parto prematuro con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o privata, che la madre lavoratrice possa fruire, a sua richiesta e compatibilmente con le sue condizioni di salute attestate da documentazione medica, del congedo obbligatorio che le spetta, o di parte di esso, a far tempo dalla data d’ingresso del bambino nella casa familiare.

 

Fondo di Garanzia del T.F.R.. L’Inps deve pagare anche se l’azienda non fallisce.

Pagamento del TFR dal Fondo di garanzia INPS

 

La Cassazione, con sentenza n. 7585 del 1° aprile 2011, ha affermato che in caso di mancato pagamento, da parte del datore di lavoro, del TFR, questo deve essere corrisposto dal Fondo di garanzia INPS anche se non è stato dichiarato il fallimento del datore stesso.

La Suprema Corte ha asserito il principio secondo cui “ai fini della tutela della Legge 297/82 del lavoratore per il pagamento del TFR, in caso di insolvenza del datore, quest’ultimo se assoggettabile a fallimento ma, non può essere dichiarato fallito per l’esiguità del credito, va considerato non soggetto a fallimento e quindi, trova applicazione l’art. 2, comma 5, secondo cui il lavoratore può chiedere al Fondo il pagamento del trattamento di fine rapporto, essendo sufficiente che il lavoratore abbia esperito infruttuosamente una esecuzione forzata, salvo che risultino in atti altre circostanze che dimostrino l’esistenza di altri beni aggredibili con l’esecuzione forzata”

LA SENTENZA N. 7585-11

Apprendistato. Età minima.

La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, con nota n. 25/I/0009799 del 20 luglio 2007, ha chiarito che l’età minima per l’ammissione al lavoro, dal 1° settembre 2007, sarà di 16 anni.

LA NOTA DEL MINISTERO

Attività “usuranti”. Pronto il decreto.

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Governo:  lo schema di Decreto Legislativo per la pensione anticipata dei lavoratori addetti ad «attività usuranti»

 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, nella seduta del 13 aprile 2011, lo schema di Decreto Legislativo recante norme in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, attuativo della delega conferita dall’articolo 1 della legge 183/2010 (c.d. Collegato lavoro)  e dell’articolo 1, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 247. Il Decreto Legislativo sarà pubblicato, nei prossimi giorni, sulla Gazzetta Ufficiale 

Governo:  lo schema di Decreto Legislativo per la pensione anticipata dei lavoratori addetti ad «attività usuranti»

 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, nella seduta del 13 aprile 2011, lo schema di Decreto Legislativo recante norme in materia di accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, attuativo della delega conferita dall’articolo 1 della legge 183/2010 (c.d. Collegato lavoro)  e dell’articolo 1, comma 90, della legge 24 dicembre 2007, n. 247. Il Decreto Legislativo sarà pubblicato, nei prossimi giorni, sulla Gazzetta Ufficiale

IL DECRETO LEGISLATIVO

 

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