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TAR DEL LAZIO: bocciata la Gelmini

Il Tar del Lazio -Sezione di Latina- con un’ordinanza emessa nella tarda serata di giovedì 13 gennaio, ha accolto il ricorso di 64 famiglie che si sono opposte alla riduzione drastica delle ore di sostegno ai ragazzi disabili arrivata con la riforma Gelmini.

Nell’Ordinanza si legge: “Ritenuto che il ricorso presenta apprezzabili motivi di fondatezza, tenuto conto che la giurisprudenza amministrativa prevalente ritiene che la posizione giuridica del portatore di handicap in relazione all’istruzione, all’educazione ed all’integrazione scolastica si configura come diritto soggettivo assoluto garantito in ambito costituzionale e comunitario, ritenuto pertanto che a ciascuno dei ricorrenti il sostegno vada garantito secondo le indicazioni scaturenti dai rispettivi ‘profilo dinamico funzionale’ e ‘piano educativo individualizzato’ (art. 12 legge 104/92), il Tar accoglie la suindicata domanda cautelare e ordina all’amministrazione di provvedere all’organizzazione del sostegno a favore dei ricorrenti”.

La discussione di merito è fissata al prossimo 14 luglio.

Fin qui il Tar. Ma la riforma della scuola non doveva tagliare il superfluo?

No a Marchionne, ai suoi servi e ruffiani. I metalemccanici in lotta.

Venerdì 28 gennaio sciopero nazionale indetto da FlmUniti.

Per il diritto al lavoro, al reddito, alla dignità e contro il tentativo di padronato e governo di imporre la dittatura del capitale sui lavoratori.

Flmuniti (il sindacato di base dei metalmeccanici italiani) è impegnato con la Cub a intensificare la campagna avviata con lo sciopero generale del 29 ottobre 2010 per il diritto al lavoro, al reddito, alla dignità.

Dopo le iniziative di mobilitazione attuate con la Cub il 14 u.s. con presidi nelle principali province, Flmuniti-Cub ha proclamato per Venerdì 28 gennaio sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori metalmeccanici.

Inoltre per il 28 Gennaio la Cub è impegnata a sostenere gli scioperi e le mobilitazioni indette dalle organizzazioni categoriali (Cub Scuola e Cub Informazione) e dalle organizzazioni provinciali.

Di questo attacco la Fiat si è fatta battistrada con il consenso di Cisl, Uil, Ugl e Fismic con un accordo che aumenta lo sfruttamento, cancella conquiste di decenni di lotte, nega l’esercizio del diritto di sciopero e cancella per tutte le organizzazioni sindacali che non firmano gli accordi i diritti sindacali ( trattamento già riservato al sindacalismo di base nel silenzio complice anche di chi oggi lamenta la discriminazione).

Pesante l’attacco del governo alla scuola con la riforma Gelmini, al mondo della cultura con il taglio dei finanziamenti pubblici, agli immigrati a cui si negano i diritti più elementari, ai lavoratori precari con le norme contenute dal collegato lavoro, ai trattamenti pensionistici.

La Cub ritiene indispensabile intensificare le iniziative di lotta costruendo dal basso le condizioni per uno Sciopero Generale indetto dal sindacalismo di base, dagli studenti, dai migranti e dalle forze sociali, da realizzarsi in tempi brevi per contrastare l’ulteriore attacco ai diritti, alle condizioni di vita e di lavoro dei ceti popolari.

17 gennaio 2011

Modello SS3

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inps flaica lazio

Modello SS3

Lavoratori extra comunitari. Decreto sui flussi per il 2011

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Governo: pubblicato il DPCM sui flussi per lavoratori extra comunitari non stagionali

 

E’ stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2010, il DPCM 30.11.2010 relativo alla “Programmazione transitoria dei flussi d’ingresso del lavoratori non stagionali la cui piena operatività parte dal prossimo 31 gennaio 2011.
Le domande vanno presentate dai datori di lavoro on-line, accedendo, via internet, al sito del Ministero dell’Interno (www.interno.it). Di particolare importanza, come nel 2008, sarà l’ora di arrivo delle istanze, ai fini dell’esaurimento del contingente assegnato.
 

Il primo click–day è fissato alle ore 8 del 31 gennaio 2011 e riguarda 52.080 quote destinate a Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto (o sta per sottoscrivere) accordi. Le quote sono così ripartite:


a) 4500 albanesi;
b) 2400 bengalesi (Bangladesh);
c) 8000 egiziani;
d) 4000 filippini;
e) 2000 ghanesi;
f) 4500 marocchini;
g) 5200 moldavi;
h) 1500 nigeriani;
i) 1000 pakistani;
j) 2000 senegalesi;
k) 80 somali;
l) 3500 srilankesi;
m) 4000 tunisini;
n) 1800 indiani
o) 1800 peruviani;
p) 1800 ucraini;
q) 1000 nigeroti (cittadini del Niger);
r) 1000 gambiani (cittadini del Gambia)
s) 1000 per cittadini di altri Paesi non UE che concludano accordi con l’Italia finalizzati alla regolamentazione dei flussi d’ingresso e delle procedure di riammissione.


Il secondo click-day è fissato alle ore 8 del 2 febbraio 2011.
 

Esso riguarda 30000 ingressi solo per lavori domestici che riguardano cittadini non appartenenti a Paesi riservatari di quote appena indicati.


Il terzo click-day è fissato per le ore 8 del 3 febbraio 2011. Esso riguarda:
 

a) 4000 ingressi in favore di lavoratori che hanno partecipato a programmi di formazione nei Paesi di origine;
b) 500 ingressi per discendenti di cittadini italiani in Argentina, Uruguay, Venezuela e Brasile inseriti negli elenchi dei consolati.
Ci sono, poi, 11500 conversioni di permessi, così distribuiti:
a) 3000 permessi per studio in permessi per lavoro subordinato;
b) 3000 permessi per tirocinio e/o formazione in permessi per lavoro subordinato;
c) 4000 permessi per lavoro stagionale in permessi per lavoro subordinato;
d) 1000 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Paesi UE in permessi per lavoro subordinato;
e) 500 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Paesi UE in permessi di lavoro autonomo.
 

Bracciano (Roma). A fine anno brindano anche i lavoratori delle cooperative sociali.

Il 31 dicembre, hanno brindato al nuovo anno, presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Roma,  i lavoratori occupati nei servizi di pulizie e custodia immobili del Comune di Bracciano. Hanno brindato a Roma perché si erano attardati a risolvere il problema del passaggio d’appalto tra le cooperative sociali  ATHOS TECH  E CITTA’ FUTURA, al termine di una trattativa iniziata nel mese di gennaio e che non si sarebbe  mai chiusa se non ci fosse stato l’accordo sul mantenimento del posto a tutti i lavoratori.

Riportiamo il nostro comunicato del mese di gennaio 2010, che attesta  la coerenza di una battaglia durata un anno e finita bene.

“Comune di Bracciano. Sospeso il cambio di appalto

 Il 22 gennaio ’10, presso la sala con consiliare del Comune di Bracciano si è tenuto l’incontro chiesto  dalla segreteria regionale FlaicaLazio per dirimere la contesa sorta tra le cooperative sociali Athos Tech e Città Futura, rispettivamente uscente e subentrante nell’appalto delle pulizie e custodia degli immobili comunali.

 Il problema è sorto per la posizione assunta  della coop Città Futura, che pretende di tagliare   il 30% del personale dipendente della cooperativa uscente dovendo  rientrare nel prezzo offerto in corso di espletamento della gara.

 E non solo. Città Futura pretende  di selezionare il personale da assumere in base alla capacità, l’attitudine e la congruità dell’orario di lavoro dei soci, tutti  inseriti in servizio nel corso degli anni attraverso programmi di recupero e di aiuto alle persone svantaggiate.

E’ stato fatto presente all’Amministrazione comunale che, a prescindere dalla violazione della clausola sociale del contratto collettivo di lavoro, se avesse assegnato a queste condizioni l’appalto a Città Futura, avrebbe realizzato il massimo dell’ingiustizia sapendo che la gara,  per scelta politica, era riservata alle sole cooperative che hanno quale scopo sociale la tutela dei soggetti più deboli.

 Invece, Città Futura, dimenticando il dovere “istituzionale” che gli impone di proteggere  di i socio-lavoratori  li vuole mandare a casa! Un esempio per tutti. Un operaio fu assunto nell’ambito di  un programma di recupero da tossicodipendenza perfettamente riuscito. Secondo il Città Futura, poiché non rientra nel budget, deve essere rispedito in mezzo alla  strada.

 La FlaicaLazio ha contestato questa logica e L’Amministrazione comunale ha condiviso la richiesta sindacale e, allo scopo di salvaguardare tutti i posti di lavoro, ha deciso di sospendere l’assegnazione della gara a Città Futura, chiedendo alla  Athos Tech di proseguire il servizio in attesa di ulteriori approfondimenti.

 E’  una prima vittoria, ma non bisogna abbassare la guardia, perché in assenza di mobilitazione la voglia di lucrare sulla povera gente può tornare quando meno te lo aspetti.”

ACCORDO 31-12-2010

Corden Pharma Latina. La crisi abbatte i servizi.

Dopo i tagli, ancora provvisori sul servizio mensa, la Corden Pharma ha ridotto l’appalto delle pulizie di oltre il 60%.

Un abbattimento già contrattualizzato, nonostante la prevista, seppur parziale ripresa dei volumi produttivi del Committente.

Una scelta non giustificata, che andrà ridiscussa. Intanto, però, si è reso necessario usare il solito ombrello: la Cassa integrazione.

IL VERBALE DI ACCORDO

Croce Rossa Italiana. I lavoratori del 118 non sono di serie B.

                               CONDANNATA LA CROCE ROSSA ITALIANA

 Il Tribunale del Lavoro di Latina, con sentenza n. 3919 del 21/12/2010, ha disposto:

 “..l’inquadramento alla luce delle disposizioni pattizie di cui al contratto collettivo enti pubblici non economici richiamate dall’art. 6 del DPCM 6 maggio 2005 n. 97 delle figure degli autisti soccorritori delle ambulanze della CRI  nella posizione B di cui alla citata disposizione pattizia” ..e.. “Condanna la Croce Rossa Italiana a corrispondere le eventuali differenze retributive maturate dall’assunzione al saldo, oltre interessi e rivalutazione.”

In altre parole, la sentenza stabilisce che anche ai dipendenti del 118 spetta lo stesso trattamento economico e normativo di tutti gli altri dipendenti della Croce Rossa Italiana.

 Il ricorso era stato proposto dall’avv. Paola CATANI del Foro di Latina, legale della  CUB,   su mandato di un gruppo di autisti iscritti al sindacato e della stessa R.S.A.

 A prima vista sembra l’epilogo di una ordinaria controversia sindacale, ma la storia è più complessa e assume  significati ben più profondi.

 Inizia  nel 2006, quando l’ARES affida alla Croce Rossa di Latina il servizio di emergenza sanitaria. La   C.R.I. inizia la gestione diretta ed assume gli operatori del 118. La CRI è Organismo statale,  tenuto ad applicare per legge al proprio personale  il trattamento economico,  normativo e previdenziale dei lavoratori dipendenti da Enti Pubblici non economici.

 La C.R.I., invece, non solo a Latina, violando la legge,  decide di creare una  doppia categoria di dipendenti:  all’una, l’elite, l’apparato, il nucleo storico e la “corte”,  che opera in  condizione di lavoro protetta, confortevole ed agiata, decide di mantenere un trattamento economico di tutto rispetto, per effetto delle ulteriori migliorie integranti il contratto nazionale degli Enti pubblici; all’altra, quella degli operatori in prima linea, sul territorio, nella precarietà delle  postazioni, di notte, di festa, con mezzi inefficienti ed obsoleti,  col rischio permanente di chi mette in gioco ogni istante se stesso per salvare una vita, con il costo umano del contatto quotidiano con la  sofferenza, decide di ridurre il salario attraverso l’applicazione di  una normativa impropria, il  contratto della sanità privata,   notevolmente più basso a causa dello scarso peso contrattuale  di quella categoria nel pianeta sanità.

 Nonostante le  proteste dei lavoratori la C.R.I. non recede. Anzi, blinda l’ improvvida scelta con un accordo sindacale, prettamente verticistico e senza consenso della base, sottoscritto unicamente dalla Federazione dei lavoratori pubblici della Cgil che, paradossalmente, produce i suoi  effetti unicamente sui  lavoratori che l’Ente considera privati! 

L’esito della causa  è clamoroso, perché stabilisce un principio che si estende a tutti i dipendenti della C.R.I., anche negli altri territori. Sarà pure un costo aggiuntivo sul bilancio dell’Ente, ma sarà utile per contrastare la tendenza  delle pubbliche amministrazioni, che,  dovendo ridurre la spesa, tagliano unicamente su coloro che lavorano.  Servirà a mettere in crisi una cultura, perché le poste di bilancio di un’Azienda pubblica  si compensano con l’efficienza e la rinuncia agli sprechi, non  con la “cresta” sul salario dei dipendenti più deboli.

 Un sistema perverso, da combattere, che ha contribuito ad impoverire le famiglie e l’economia in generale.

 Per  chiarezza, nel ricorso l’Avv. Catani aveva chiesto la pronuncia del Giudice anche su un altro aspetto del contratto di assunzione, quello del tempo determinato. Il Giudice si è dichiarato incompetente su questo argomento, che nel frattempo era stato  comunque  risolto sul piano sindacale.

IL DISPOSITIVO DELLA SENTENZA – C.R.I. LATINA   IL MESSAGGERO     LA PROVINCIA

LA SENTENZA

Enti Bilaterali. Pagamento obbligatorio? Il Ministero del Lavoro “non chiarisce”

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Min.Lavoro: versamento contributi agli Enti Bilaterali

 

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha emanato la circolare n. 43 del 15 dicembre 2010, fornisce alcuni chiarimenti in merito alla questione della obbligatorietà del versamento contributivo agli enti bilaterali.

Il Ministero, chiarisce solo in parte la problematica perché riconosce la libertà di scelta dell’Impresa, che può anche non aderire all’Ente Bilaterale e corrispondere direttamente al lavoratore l’importo equivalente, ma evita di dare qualsiasi indirizzo sulla  facoltà di scelta  del lavoratore-

Infatti, il lavoratore può chiedere la corresponsione diretta della quota che non vuole versare all’Ente Bilaterale? Peggio, può chiedere di non versare la quota a proprio carico quando il contributo da versare è trattenuto in busta paga perché il contratto collettivo stabilisce il prelievo coattivo?

Come al solito,  la pronuncia del Ministero è parziale e sbilanciata, tesa più a non turbare  i rapporti tra padronato e utilizzzatori sindacali, che a svolgere la funzione di equilibrio tra gli interessi sociali. 

Il prelievo forzoso in busta paga è comunque un abuso ed i legali della FlaicaLazio hanno già presentato ricorso alla Magistratura del Lavoro. Si è fiduciosi sull’esito. Sarebbe anche la conferma che la vitalità della giustizia esiste ancora.

 La Circolare Ministeriale n. 43 del 15 dicembre 2010

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