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Indennità di maternità e cessazione del rapporto

Con sentenza n. 21121 del 2 ottobre 2009, la Cassazione ha affermato che la lavoratrice madre ha diritto all’indennità di maternità anche qualora l’astensione obbligatoria dal lavoro abbia avuto inizio decorsi i 60 giorni dalla risoluzione del rapporto di lavoro. Per cui, la lavoratrice avrà diritto all’indennità di maternità per tutto il periodo previsto per l’astensionne dal lavoro in sostituzione dell’indennità di disoccupazione.

Maternità – tempi di vita e di lavoro

newsCon interpello n. 68 del 31 luglio 2009, Il ministero del Lavoro risponde ad un’istanza in merito alla corretta interpretazione della normativa a sostegno della paternità e maternità per la cura dei figli e, in particolare, sulla sussistenza del diritto delle lavoratrici ad usufruire di particolari forme di flessibilità dell’orario di lavoro. Il Ministero ritiene che nell’ordinamento vigente sia tendenzialmente riconosciuto, a carico del datore di lavoro, l’obbligo di valutare la possibilità, scondo canoni di correttezza e buona fede, di assegnare i dipendenti a turni di lavoro compatibili con le loro qualificate e comprovate esigenze familiari, specie quando la determinazione di un particolare orario di lavoro non comporti per l’azienda apprezzabili difficoltà organizzative.

INTERPELLO N. 68-2009

Amianto conferenza nazionale

Si terrà a Torino il 6, 7 ed 8 novembre la seconda conferenza nazionale

AMIANTO E GIUSTIZIA”

                                                        PROGRAMMA

Sciopero generale

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IL 23 ottobre SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO DI BASE

 CUB, Cobas e SdL hanno indetto uno sciopero generale di 24 ore di tutti i lavoratori privati e pubblici.
Ancora sciopero generale. Generalizzare e unificare le lotte in corso nella scuola, nelle fabbriche, nelle aziende e negli uffici sono gli obiettivi immediati dello sciopero generale previsto per venerdì 23 ottobre 2009. L’articolata piattaforma di CUB, Cobas e SdL rappresenta un ampio ed esauriente programma su cui costruire mobilitazione e consenso, fornendo uno strumento concreto e alternativo nelle mani delle lavoratrici e dei lavoratori. Le priorità sono:

-il blocco  dei licenziamenti e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;

–  consistenti aumenti di salari e pensioni;

–  introduzione di un reddito minimo garantito per tutti;

–  aggancio di salari e pensioni al reale costo della vita;

–  continuità del reddito per cassintegrati e lavoratori atipici con assunzione a tempo indeterminato dei precari.

Questa piattaforma, contro i tagli alla scuola pubblica delle leggi Gelmini e Aprea, rivendica l’abrogazione della legge Bossi-Fini e del pacchetto sicurezza, con il mantenimento del permesso di soggiorno per i lavoratori stranieri, il sostegno alle energie rinnovabili, l risparmio energetico e al riassetto idrogeologico, e un’opposizione al nucleare e alla privatizzazione dell’acqua.Inoltre all’ordine del giorno troviamo anche: la messa in sicurezza degli edifici dai rischi sismici e tolleranza zero per i responsabili degli omicidi sul lavoro, investimenti nell’edilizia popolare e razionalizzazione del patrimonio immobiliare attraverso ristrutturazioni e requisizioni, diritto di uscita dai fondi pensione chiusi, difesa del diritto di sciopero, fine del monopolio di Cgil, Cisl e Uil, con pari diritti alle organizzazioni dei lavoratori contro la pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare, e rappresentanza elettiva democratica sui posti di lavoro.

Roma, 14 settembre 2009.

Consorzio Agrario – salta l’accordo

Totale adesione dei dipendenti del Consorzio Agrario di Latina allo sciopero indetto dalla Flaica Uniti CUB per protestare contro i provvedimenti assunti dalla direzione aziendale in contrasto con l’accordo firmato alla Regione Lazio il 15 settembre scorso.

 In quella sede, fu concordato che le parti avrebbero dovuto riunirsi in azienda per stabilire le  modalità  di applicazione dell’accordo di massima.

 Il 23 settembre, si è svolto  l’incontro in azienda per dare seguito agli impegni. La  Flaica, in base alla votazione unanime dell’assemblea dei lavoratori,  ha chiesto che a concorrere nei sacrifici per uscire dalla crisi fossero chiamate tutte le figure professionali,   compreso i  4 DIRIGENTI ( su 38 dipendenti attuali e 26 che rimarrebbero!)  e lo stesso DIRETTORE, che non poteva certo esentarsi dal programma di interventi visto che durante il suo incarico l’attività è progressivamente crollata dell’80%!

 Per tutta risposta il direttore, sig. GIANNELLI,  ha esibito un verbale preconfezionato, funzionale ai suoi interessi,  ed a scapito di pochi ed incolpevoli dipendenti, firmato con le altre O.S. che in totale hanno appena 7 iscritti. Tra l’altro, gli stessi iscritti hanno partecipato allo sciopero contro tale accordo!

 Non solo, nonostante il disastro che ha creato,  il sig. Giannelli, ha trovato anche il tempo di contrattare con il consiglio di amministrazione la sua uscita per pensionamento con la  lauta ricompensa di un contratto di consulenza esterna per i  prossimi  diciotto mesi!

 Ed i lavoratori debbono ridursi la paga?

 Anche  le affermazioni fatte da Giannelli sulla questione delle cosiddette “riunioni per cortesia” fatte con la Flaica, in quanto non firmataria del contratto, dimostrano la sua povertà di competenza perché, nelle procedure di legge, come quella in argomento, la capacità di rappresentanza che rende valido l’accordo  è data dal numero di iscritti, che nel Consorzio Agrario  e dell’85%  a favore  della Flaica.

 La protesta continua, anche se Giannelli va in dorato esilio, per raggiungere un accordo equo e condiviso con  coloro che sono chiamati a riparare i danni prodotti della sua  sciagurata  gestione. 

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Direttivo Regionale

E’ convocato per il 16 ottobre 2009 il Direttivo della Flaica Regionale del Lazio.

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