Coppie di Fatto. Diritto all’assegno per il nucleo familiare.

0
599

Le coppie di fatto hanno diritto all’asegno per il nucleo familiare riferito ai figli naturali legalmente riconosciuti e conviventi. Il caso esaminato dalla Cassazione riguarda un uomo che dalla convivenza more uxsorio ha avuto tre figli, tutti legalmente  riconosciuti, minori e conviventi con loro ed a loro carico. Tuttavia, il soggetto risultava ancora sposato  con la precedente moglie, con la quale aveva convissuto pochi mesi e dalla quale non si era legalmente separato per difficoltà economiche. L’Inps ha negato l’assegno per i tre figli minori a suo carico, nati dalla convivenza.

Secondo l’Inps l’assegno non può essere riconosciuto in quanto i tre figli non risultano immessi nel nucleo familiare sorto con il matrimonio, dato che il nucleo familiare del richiedente risulta essere ancora formalmente costituito con la moglie.

Secondo la Corte di Cassazione per “nucleo familiare” si deve intendere quello composto dai coniugi, con esclusione di quelli legalmente separati, e dai figli ed equiparati di età inferiore ai 18 anni. La normativa riguarda i figli adottati e quelli affiliati, quelli naturali legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati e quelli nati da un precedente matrimonio con l’altro coniuge.  Per “figlio naturale riconosciuto” si deve intendere il figlio riconosciuto dalla madre o dal padre anche se uniti in matrimonio con altra persona al tempo del concepimento. La normativa sull’assegno familiare  richiede la qualifica di figlio naturale riconosciuto e non necessariamente l’inserimento nella famiglia legittima. Il concetto di nucleo familiare perciò va al di là della famiglia configurata dal matrimonio e ricomprende anche i figli nati fuori dal matrimonio, legalmente riconosciuti, anche se inseriti nella famiglia legittima. Per riscuotere la prestazione per i tre figli legalmente riconosciuti è necessario e sufficiente provare che i minori vivono a proprio carico in quanto si provvede al loro mantenimento.

Sentenza n. 14783 del 28 giugno 2010