Lunedì 1 giungo 2015, davanti alla sede della Banca Nazionale del Lavoro di Pratica di Mare, in via Campo Ascolano, i 57 dipendenti espulsi dal lavoro manifesteranno in segno di protesta contro l’azione ricattatoria della banca, che condiziona la continuità di lavoro al ritiro dei ricorsi giudiziali su riconoscimento del diritto alla titolarità di rapporto con la Banca stessa.
I lavoratori, alcuni da oltre 10 anni, sono impiegati nell’archivio della BNL alle dipendenze di un’azienda privata, la Scai Service S.r.l.. L’attività, di fatto, è gestita direttamente dalla Banca, che remunera l’appaltatore fittizio sulla base delle prestazioni lavorative ricevute.
La legge, in questi casi, prevede che sia stata messa in atto una intermediazione illegittima di manodopera, che fa sorgere il rapporto di lavoro in capo al Committente. Per questo, i lavoratori hanno chiesto al Giudice del Lavoro di dichiarare costituito il rapporto diretto a tempo indeterminato con la Banca stessa.
La BNL, l’ha presa male. Ha revocato l’incarico alla società Scai Service S.r.l. e stipulato un nuovo contratto di appalto con la Italarchivi S.r.l. a partire dal 1 giugno prossimo, chiedendo a quest’ultima di obbligare i dipendenti in servizio al ritiro della causa a pena di esclusione dal passaggio di appalto.
Un vero ricatto, al quale i lavoratori non hanno ceduto, sebbene abbiano manifestato la loro disponibilità ad accettare le altre condizioni contrattuali previste dal nuovo appaltatore.
Per questo 57 lavoratori sono stati espulsi dal lavoro, per questo hanno deciso di manifestare ad oltranza nei confronti della banca sollecitando gli Organi di informazione e le Istituzionali ad intervenire nella vicenda per far valere le loro ragioni.