Buon Natale, alle famiglie dei dipendenti Comp Tech di Latina, che non riceveranno la lettera di licenziamento già preparata dall’azienda dopo l’accordo alla Regione Lazio sottoscritto col sindacato confederale.
Un sindacato non è tale se rinuncia alla sua funzione e tratta solo sugli incentivi. Così riconosce nei tagli un male necessario.
Buon Natale, all’Amministratore, che ha rinunciato alla sfida, perché ha capito che colpendo i “cattivi” avrebbe danneggiato anche i buoni e soprattutto se stesso.
Gli abbiamo spiegato che il messaggio repressivo dei licenziamenti produce sempre le macerie della lotta e mai una prospettiva.
Invece, l’interesse comune si protegge col messaggio positivo del sindacato concreto, non con quello di comodo.
Buon Natale, al nostro sindacato, che ha rinunciato ad una formidabile occasione per propagandare se stesso.
Poteva sventolare le bandiere sulla contigua strada statale Mediana, passare Natale in fabbrica con le famiglie, chiedere solidarietà alle Istituzioni del territorio, avere grande risonanza sui social.
Un film già visto, che, spesso, ha reso vincente la demagogia e martiri i lavoratori.
Mai servi, mai zitti, mai domi. Forti sì, ma con ragione: via i tagli, dentro la solidarietà; via i veti, dentro la partecipazione; via la diffidenza, dentro il confronto e la fiducia.
In fondo, a ben guardare, è bastato poco. E’ bastato contrapporre all’unilateralismo dell’Impresa ed alla paura dei dipendenti la nostra cultura: quella dell’orgoglio dei doveri, che deve essere almeno pari alla consapevolezza dei diritti.
Buon Natale, a tutti, soprattutto a chi non ha avuto la stessa fortuna.