La battaglia dei dipendenti degli asili nido, insieme ai genitori dei bambini frequentanti, ha avuto un primo risultato: l’Amministrazione comunale prorogherà l’affidamento all’Azienda Speciale fino a luglio, con l’impegno di approfondire la tematica posta dal sindacato ed evitare di spostare dal pubblico al privato la gestione dei servizi sociali.
Il 18 novembre ci sarà un ulteriore incontro per definire i dettagli dell’accordo.
La richiesta al
SINDACO del COMUNE DI CIAMPINO
OGGETTO: richiesta incontro.
Egr. sig. Sindaco,
intendiamo rappresentare il disagio e le preoccupazioni degli Operatori occupati negli Asili Nido per le notizie provenienti dagli uffici Comunali sulla paventata, prossima dismissione del servizio da parte dell’A.S.P.
Le stesse perplessità esistono anche tra i genitori, che hanno avuto modo di apprezzare in questi anni l’alta qualità del servizio fornito dall’Azienda Speciale e temono che, con l’affidamento a privati delle Strutture, la logica d’impresa prevalga sul valore sociale-educativo dei bambini.
Ulteriori dubbi, provengono dall’analisi della disciplina legislativa di riferimento e dalla stessa giurisprudenza formatasi dopo la pubblicazione del bando, in base alla quale risulta chiarito che i servizi sociali erogati dai Comuni attraverso le Aziende Speciali non sono soggetti all’obbligo di esternalizzazione.
Nella questione, entra in gioco anche il futuro dell’Azienda Speciale, già in difficoltà per la perdita di “quote di mercato” e dalle recenti norme che le vietano dal prossimo anno l’affidamento dei servizi strumentali.
E’ per questo che, insieme alla delegazione sindacale, Le chiediamo un incontro per poterLe illustrare i motivi delle nostre valutazioni.
Stante i tempi stretti e l’incombente periodo natalizio, Le chiediamo di assegnare alla presente carattere di urgenza.
Restiamo in attesa di conoscere le Sua disponibilità e Le porgiamo distinti saluti.
Il Segretario Regionale
(Amedeo ROSSI)
Roma, li 22/11/12.
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E la petizione sottoscritta da operatori e genitori
Al sig. Sindaco
di CIAMPINO
I genitori dei bambini frequentanti gli asili nido ed il personale addetto, esprimono forti riserve sull’opportunità di affidare la gestione delle attività ad un ditta esterna, che ha offerto un prezzo più basso del costo attuale.
Il costo attuale è dato dal numero essenziale di personale previsto dalla legge regionale, retribuito con il minimo salariale, e dagli ausili connessi al progetto educativo. Dove potrà fare i suoi risparmi ed i suoi nuovi ricavi l’impresa privata se non sul trattamento del personale e sull’insieme dei costi che determinano la qualità del servizio?
Parliamo di un servizio educativo molto delicato perché rivolto a bambini da 1 a 3 anni per i quali anche un sorriso in meno od un giocattolo rotto possono influenzare la formazione della personalità.
La qualità del servizio in un asilo nido è data dalla felice sintesi tra personale educativo sereno e motivato e disponibilità di strumenti all’altezza dell’offerta formativa.
In linea con i principi che la formazione educativa pubblica deve prevalere su quella privata e che un servizio sociale non debba tendere a procurare redditività ma a ripartirne il costo, Le chiediamo di rinunciare ad esternalizzare gli asili nido anche perché non esiste un obbligo a farlo.
Viceversa, sarebbe una scelta amministrativa inspiegabile e culturalmente contraddittoria.
Ciampino, 30/11/12.