Spieghiamolo ai nostri parlamentari.
Un rappresentante del popolo dovrebbe agire nell’interesse dello stesso, non per convenienza elettorale.
In particolare i leader, quelli che decidono la linea politica di gruppo, che assumono sempre posizioni pretestuose, esattamente opposte, a seconda che siano al governo o contro.
I diritti delle coppie di fatto appartengono alla loro esistenza, non al consenso elettorale dei partiti.
Il concetto di famiglia, a partire da Adamo ed Eva, la prima coppia di fatto, si è sempre basato sulla convivenza affettiva tra l’uomo e la donna, creati per procreare.
Perciò, il Parlamento deve estendere il diritto di famiglia alle unioni di fatto secondo natura; poi, non come modello, ma per parificazione sociale, vanno riconosciuti i diritti civili alle coppie formate da persone dello stesso sesso.
Le adozioni, però, lasciamole alla famiglia naturale ed esemplare, quale alveo di maggiore protezione al normale formarsi della persona umana.