Ex Midal. Reintegrati altri lavoratori.

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Ancora conferme   sulle ragioni degli ex dipendenti  MIDAL.

Ancora una sentenza che reintegra tre lavoratori nei negozi CONAD che hanno nel frattempo rilevato parte delle attività commerciali ex MIDAL.

La sentenza è interessante perché accoglie tutte le richieste esposte in giudizio dall’avvocatessa PERSICO, legale della CUB che assiste tutti i ricorrenti esclusi all’atto del passaggio dei rami di azienda o licenziati successivamente dalla soc. BRIO S.r.l., estromessa dalla curatela RIZ ONE S.r.l., succeduta alla società Le Botteghe, anch’essa fallita, che aveva rilevato i punti vendita dalla MIDAL prima del suo fallimento ed ora gestiti dalla COMAR S.r.l., con marchio CONAD.

Una catena di fallimenti, una serie di passaggi tra scatole cinesi, nelle quali i lavoratori disubbidienti avevano perduto il posto di lavoro senza altri demeriti.

I disubbidienti, chiedevano di trasferire nel primo  passaggio i contratti acquisiti nei numerosi anni di lavoro, mentre la società Le Botteghe si era riservala la libertà di licenziarli dopo un anno di servizio.  Una clausola capestro, non accettata, che aveva  causato la loro esclusione dal passaggio stesso.

Il  26 marzo aveva accettato  il contratto proposta da “Le Botteghe S.r.l.” , era stata assunta, ma non confermata dopo un anno di lavoro in forza di quella clausola capestro firmata all’atto dell’assunzione.

Per questa dipendente, la Flaica-CUB ha depositato agli atti di causa un verbale di accordo  sindacale da essa, unicamente,  sottoscritto con “Le Botteghe S.r.l.”  per vanificare la clausola vessatoria, poi disattesa dalla società.

Gli altri ricorrenti aspettano con fiducia il loro turno per ottenere giustizia, ma anche per squarciare quel velo di bugie e mistificazione che ha avvolto  l’operazione Midal:  una normale iniziativa di speculazione imprenditoriale,  passata  come nobile azione di salvataggio dei lavoratori, di fatto all’ultimo posto nella gerarchia degli interessi in gioco.

Nell’operazione Midal si erano artatamente create le condizioni per non avere alternative, però si poteva fare di  meglio,   salvando almeno la faccia.

SENTENZA MIDAL

SENTENZA TERRANOVA