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Anzio. Diritto all’applicazione del ccnl per i dipendenti del Consorzio Ri.Rei.

  Finalmente riconosciuto dal Giudice del lavoro il diritto al pagamento delle differenze retributive per la mancata applicazione del contratto collettivo della sanità privata ai dipendenti del Consorzio Ri.Rei. ente gestore dei centri di assistenza per la disabilità nella Regione Lazio. La sentenza è molto importante perché l’azienda si sentiva garantita da  un accordo sindacale con la Cgil, che stabiliva l’applicazione ex novo del contratto con la rinuncia agli arretrati  per il periodo di omissione contrattuale. Un affare per il Consorzio, una beffa per i lavoratori. Ora, stabilito il precedente, tutti i lavoratori potranno passare all’incasso di quanto a loro indebitamente sottratto.

 

                                                                           prendi la  SENTENZA RI.REI

Convocato il direttivo regionale

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                                                                          prendi la    CONVOCAZIONE

Prosegue il percorso per l’unità del sindacalismo di base

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COMUNICATO STAMPA

ORDINE DEL GIORNO CONCLUSIVO DELLA RIUNIONE CONGIUNTA

RDB, SDL, SNATER, COMPONENTI CUB, CON OR.S.A.

 

Le Organizzazioni Sindacali RdB, SDL, SNATER e vasti settori della CUB, nell’ambito del loro percorso di unificazione in un nuovo soggetto confederale e nazionale, pubblicamente presentato nell’assemblea nazionale di Roma del 3 ottobre u. s.,  si sono incontrate per definire le ulteriori tappe del percorso.

Nel corso dei lavori che si sono svolti il 25 e 26 novembre a Grottaferrata hanno incontrato una delegazione dell’Or.S.A. interessata ad approfondire e sviluppare i contenuti del processo unificante e soprattutto quelli relativi alla definizione di un progetto politico rivendicativo da offrire a tutto il mondo del lavoro al fine di allargare l’area del consenso nei confronti di tale progetto.

A tal fine RdB, SDL, SNATER e vasti settori della CUB hanno condiviso con l’Or.S.A. l’intenzione di proseguire nell’approfondimento dei processi politici e organizzativi e pertanto alle sessioni di lavoro sarà presente l’Or.S.A. con compiti di osservazione e proposta.

 

Roma, 26 novembre 2009

Riposi giornalieri del padre

aiuto paternoIl padre lavoratore ha diritto ai riposi giornaliri anche nel caso in cui la madre si trovi nell’oggettiva difficoltà di accudire la prole perché impegnata in altre attività. In pratica, anche se la madre è casalinga. Lo stabilisce la circolare del 15 ottobre 2009, n. 112, con la quale  l’Inps recepisce  la giurisprudenza della Cassazione  

 CIRCOLARE INPS . n. 112 del 15-10-09 .

Il Ministero del Lavoro chiarisce meglio con la:

LETTERA CIRCOLARE MINISTERO DEL LAVORO n. 19605 del 16 novembre 2009

Agevolazioni tariffe del gas per nuclei con disagio economico

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L’iniziativa permetterà di ottenere una riduzione sulle bollette del gas del 15% circa al netto da imposte: da un minimo di 25 euro, per bassi consumi, ad un massimo di 160 per le famiglie fino a quattro componenti; per le famiglie numerose di oltre quattro componenti, il bonus potrà andare da un minimo di 40 euro fino ad un massimo di 230.

Requisiti:
Potranno accedere al bonus gas (per la fornitura nell’abitazione di residenza)
– Gli utenti con indicatore ISEE non superiore a 7.500 euro,
– Le famiglie numerose (4 o più figli a carico) con ISEE non superiore a 20.000 euro.
Il bonus gas potrà essere richiesto anche da coloro che,in presenza dei requisiti ISEE e di residenza
indicati, utilizzano impianti di riscaldamento condominiali, ovviamente a gas naturale.

Per tutti gli utenti che hanno sottoscritto direttamente un contratto per la fornitura di gas naturale, il bonus sarà riconosciuto come una componente in deduzione nelle bollette.
-Per gli utenti che, invece, usufruiscono di impianti centralizzati di riscaldamento e non hanno un contratto diretto di fornitura, il bonus sarà riconosciuto attraverso un bonifico intestato al beneficiario.

Il diritto al bonus ha una validità di 12 mesi. Al termine di tale periodo, per ottenere l’eventuale rinnovo, il consumatore dovrà presentare una domanda accompagnata da una certificazione ISEE aggiornata, che attesti il permanere delle condizioni di disagio economico.

Per richiedere il Bonus è prevista un’apposita modulistica da reperire  al proprio Comune di residenza o presso  centri di assistenza fiscale CAF a partire dal prossimo 15 dicembre. Per le domande presentate entro il 30 Aprile 2010, il Bonus ha valore retroattivo dal 1° Gennaio 2009.  Il Bonus ha una validità di 12 mesi, al termine di tale periodo per ottenere il rinnovo, l’utente dovrà presentare una domanda unita da una certificazione ISEE aggiornata, che attesti il permanere del disagio economico.

Anzio. Contributo per famiglie numerose

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 In base alla  Delibera della  Giunta Regionale del Lazio 22 Dicembre 2008, n° 945, sono stati approvati  criteri e le modalità per l’erogazione e l’utilizzo dei contributi per la sperimentazione delle iniziative di abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con numero di figli minori pari o superiore a quattro.
Possono accedere al contributo i nuclei familiari, i cui membri risultino effettivamente residenti nel Comune di Anzio.

  leggi l’ avviso pubblico     

prendi il modulo della domanda

Controllo sui mezzi di informazione ed effetti repressivi.

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AGILE – ex EUTELIA

COME  LICENZIARE  9000

PERSONE  SENZA CHE NESSUNO

SE NE ACCORGA !!!!!

E’ iniziato il licenziamento dei primi 1200 lavoratori di

OLIVETTI-GETRONICS-BULL-EUTELIA-NOICOM-EDISONTEL TUTTI CONFLUITI IN:

 AGILE s.r.l. ora Gruppo Omega

Agile ex Eutelia è stata consegnata a professionisti del FALLIMENTO.

Agile ex Eutelia è stata svuotata di ogni bene mobile ed immobile.

Agile ex Eutelia è stata condotta con maestria alla perdita di commesse e clienti .

Il gruppo Omega continua la sua opera di killer di aziende in crisi , l’ultima è Phonemedia 6600 dipendenti che subirà a breve la stessa sorte.

Siamo una realtà di quasi 10.000 dipendenti e considerando che ognuno di noi ha una famiglia,  le persone coinvolte sono circa 40.000 eppure nessuno parla di noi.

Abbiamo bisogno di visibilità Mediatica, malgrado  le nostre manifestazioni nelle maggiori città italiane ( Roma – Siena_Montepaschi – Milano – Torino – Ivrea – Bari – Napoli – Arezzo – ) e che alcuni di noi sono saliti sui TETTI, altri si sono INCATENATI a Roma in piazza Barberini,  nessun Giornale a tiratura NAZIONALE si è occupato di noi ad eccezione dei TG REGIONALI e GIORNALI LOCALI.

NON siamo mai stati nominati in nessun TELEGIORNALE NAZIONALE  perchè la parola d’ordine è che se  non siamo visibili all’opinione pubblica il PROBLEMA NON ESISTE.

Dal  4-Novembre-2009 le nostre principali sedi sono PRESIDIATE con assemblee permanenti

Se sei solidale con i dipendenti  diffondi questo appello, non ti costa nulla, ma avrai il ringraziamento di tutti i lavoratori e le Lavoratrici di Agile ex Eutelia che da mesi sono senza stipendio

Altrimenti questa azienda morirà

 

Le Lavoratrici e i Lavoratori di Agile s.r.l. – ex Eutelia

Privatizzazione dell’acqua. Manifestazione di protesta.

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Mercoledì scorso, 4 novembre 2009, il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente la legge, dal titolo “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee”.

Dietro questo nome, apparentemente innocuo e dallo scarso valore politico, si cela una delle decisioni più importanti e discusse degli ultimi mesi: la privatizzazione dei servizi pubblici locali.

Con un solo articolo e dopo soli 2 giorni di discussione nell’aula di Palazzo Madama, i Senatori della Repubblica hanno sancito l’obbligo per tutti gli organismi locali di ottemperare alle direttive europee che impongono l’affidamento dei servizi locali alle aziende private, servizio idrico compreso, nonostante l’Europa, nella realtà dei fatti, non imponga alcuna privatizzazione dell’acqua.

Anzi, è tutto il contrario: a Parigi, a partire dal prossimo gennaio, la produzione, il trattamento e la distribuzione dell’acqua verranno affidati ad una società pubblica, la municipalizzata Eau de Paris, estromettendo, in questo modo, Suez e Veolia due dei maggiori colossi multinazionali privati.

Il voto in Senato è la conclusione di un iter parlamentare che dura da due anni.

Infatti, il governo Berlusconi, con l’articolo 23 bis della Legge 133/2008, aveva provveduto a regolamentare la gestione del servizio idrico integrato che prevedeva, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società, mediante il rinvio a gara, entro il 31 dicembre 2010.

Quella Legge è stata approvata il 6 agosto 2008, mentre l’Italia era in vacanza.

Un anno dopo, precisamente il 9 settembre 2009, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge, il cui articolo 15, modificando l’articolo 23 bis, muove passi ancora più decisivi verso la privatizzazione dei servizi idrici.

Quindi, con la conversione in legge del decreto n. 135/09, il Senato della Repubblica sancisce che i servizi pubblici locali sono di rilevanza economica, come il gas, i trasporti e, soprattutto, l’acqua.

Si sottrae, pertanto, ai cittadini l’acqua potabile di rubinetto, il bene più prezioso, per consegnarlo, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati e per le banche.

Ciò vuol dire che l’affidamento di questi servizi avverrà solo attraverso gara pubblica, che i comuni non possono detenere più del 30% del capitale societario e che, per averlo, dovranno mettere a gara le azioni di cui oggi sono già proprietari per poi, magari attraverso prestiti bancari, cercare di riprendersele.

Quindi, questo Governo, con buona parte dell’opposizione, ha deciso di generare profitto anche dal servizio idrico, definito BENE ESSENZIALE dal consenso mondiale.

Quali danni provocherà quest’ulteriore sferzata di privatizzazione dell’acqua dopo quella già messa in moto dal governo Amato nel 1994?

Partendo dal concetto che il privato deve fare profitti e che i profitti si fanno a discapito degli investimenti, riducendo il costo del lavoro e alzando le tariffe, i dati dicono che dal 1994 al 2005 sono stati utilizzati 700 milioni di euro come investimenti sulla rete idrica, a fronte dei 2 miliardi di euro investiti nei 10 anni precedenti.

Quasi il 50% degli investimenti previsti nel 2008 non è stato ancora realizzato, mentre le tariffe aumentano in modo esponenziale, anche fino al 300% (vedi Arezzo e Latina).

Se fino ad oggi, in questo settore, si è riusciti a contenere i livelli occupazionali, con questa ulteriore privatizzazione inizierà, come già successo nel settore elettrico e delle telecomunicazioni, un massiccio intervento a suon di mobilità, esodi agevolati, prepensionamenti e qualsiasi altra forma di licenziamento.

Ora, il tutto, approderà alla Camera dei Deputati a partire da oggi, 10 novembre 2009, in Commissione Affari Costituzionali e verrà discusso dall’aula lunedì 16.

Ci troviamo di fronte, quindi, alla definitiva mercificazione di un bene essenziale alla vita e alla consegna nelle mani del mercato di un diritto umano universale, un diritto fondamentale dell’uomo che non può essere alienato, un bene comune da conservare per le future generazioni.

 Mobilitiamoci per impedire la definitiva conversione in legge del D.L. 135/09.

Salvare l’acqua è una questione di democrazia.

FLAICA Uniti – CUB – Federazione Regionale Lazio

Legge n. 153/09

Ricongiungimenti familiari. Nuove norme

I due decreti legislativi che modificano la disciplina per gli stranieri richiedenti la protezione internazionale e per i ricongiungimenti familiari, sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.  247 del 21 ottobre 2008, ed entrano in vigore il 5 novembre prossimo.

Il decreto legislativo 159/2008 prevede che:

• se al richiedente lo staus di rifugiato non viene concessa la protezione internazionale, potrà essere espulso prima dell’eventuale ricorso al Tribunale competente;
• fino alla decisione della Commissione, potrà circolare solo in un luogo di residenza stabilito dal Prefetto;
• potrà comparire di persona avanti alla Commissione;
• se presenterà domanda di asilo dopo aver subito un’espulsione sarà trattenuto in un C.I.E. (Centro di identificazione ed espulsione)
• Saranno rigettate le domande manifestamente infondate e carenti di presupposti per la concessione
• lo straniero potrà chiedere al Prefetto l’autorizzazione a restare in Italia per gravi motivi personali o di salute o, se rimpatriato, presentare ricorso tramite la rappresentanza diplomatica italiana.

Il decreto legislativo 160/2008 (ricongiungimenti familiari):

• il diritto al ricongimento familiare spetterà:
– al coniuge maggiorenne non legalmente separato;
– ai figli minori non coniugati, con il consenso dell’altro genitore;
– ai figli maggiorenni a carico, se invalidi totali;
– ai genitori a carico ovvero ultrasessantacinquenni, se gli altri figli sono impossibilitati al loro sostentamento per gravi motivi di salute;
– l’esame del Dna, con spese a totale carico degli interessati, per chiearire eventuali dubbi su legami di famiglia;
– per ogni parente occorrerà la disponibilità di un reddito lecito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, aumentato della metà dell’importo per ogni familiare.
– per il ricongiungimento di due o più figli di età inferiore a 14 anni o di due o più familiari dei titolari dello status di protezione sussidiaria sarà necessario un reddito non inferiore al doppio dell’assegno sociale annuo.
– per i genitori ultrasessantacinquenni sarà richiesta un’assicurazione sanitaria obbligatoria o l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale;
– l’attesa per il nulla osta passa da 90 a 180 giorni.

Il D. Lgs modificato

La Circolare Ministeriale del 28-10-2008

FIUMICINO (Roma). “Decolla” il sindacato di Base

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Fiumicino. “Decolla” il sindacato di base. Apertura della nuova sede.

 E’ stata inaugurata lo scorso sabato a Fiumicino la nuova sede del sindacato di base. E’ un altro passo avanti nel progetto di radicamento sul territorio regionale delle nostre Strutture, nate dalla necessità di essere vicini alla gente, al lavoratore-cittadino, portatore di esigenze diffuse.

 

Il nostro  percorso continua in  considerazione che il sindacato cresce se incontra le attese dove esse nascono, non dove si desiderano. Del resto, il terziario, l’ambito del nostro agire, è caratterizzato da aziende di piccole dimensioni per cui è più facile incontrare i lavoratori in sede piuttosto che in fabbrica, sempre meno influente nell’opposizione sociale di antica concezione.

 

La povertà, la disoccupazione,  i contratti precari e “flessibili,” i servizi, la casa, l’assistenza sociale, i pensionati, gli immigrati, ecc.,  sono le nuove frontiere della società contemporanea. In essa, l’azione sindacale esercita un ruolo importante se è esigibile, altrimenti annega nella retorica e brucia le speranze dei contatti occasionali.

 

La nuova sede di Fiumicino è un’altra tappa. La prossima è la zona nord del comune di  Roma, dove le due sedi già esistenti non bastano più e comunque in tutte quelle  aree della regione Lazio dove si creano le  condizioni per rendere un buon servizio alle fasce sociali più deboli.

 

Il sindacato di base è pronto ovunque, ma non è fine a stesso. Per crescere ha bisogno di consenso e partecipazione, dei lavoratori, dei pensionati e di tutti coloro che portano in se il desiderio di dare un calcio all’arroganza dei poteri e dei potenti.

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