Home Blog Pagina 73

Prosecuzione attività lavorativa donne. Abolita la domanda

 

 

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 275-2009 ha abolito l’obbligo delle donne che al raggiungimento dell’età pensionabile, cioè 60 anni, dovevano presentare domanda per la prosecuzione fino a 65  altrimenti potevano essere licenziate dall’azienda.

LA SENTENZA

Roma. La Dussmann condannata ad assumere

IL MINISTERO PRENDE UNA CANTONATA 

                                             LA DUSSMANN VA ALL’AVVENTURA

                                                                              ED I LAVORATORI PAGANO?

 Nelle mense della Polizia di Stato si è determinata una situazione paradossale, dove l’Istituzione che dovrebbe vigilare sul rispetto delle leggi dello Stato viola la legge!

 Infatti, il Ministero dell’Interno ha bandito una gara senza tenere conto della contrattazione collettiva,  del D.lgs n. 81/08 e del Decreto Ministeriale 27/X/08.

 Nonostante fosse stato formalmente avvertito della illegittimità della gara, il Ministero ha comunque affidato l’appalto all’unica concorrente, la DUSSMANN SERVICE S.r.l., che aveva  già dichiarato l’intenzione di  dimezzare gli organici.

 Del resto, le altre aziende del settore si sono ben guardate dal partecipare poiché il prezzo a base d’asta non era  sufficiente nemmeno a pagare gli stipendi dei lavoratori che sanno di essere obbligati ad assumere.

 Il Ministero, quindi, ha violato la legge nel momento in cui ha bandito una gara senza rispettare la normativa e continua a violarla nel momento in cui affida l’appalto ad un’azienda che non rispetta le regole.

 Addirittura, pur di affidare comunque  il servizio alla DUSSMANN dal 1 aprile, le ha permesso fino ad oggi di distribuire i panini in sostituzione dei pasti che non era in grado di confezionare. 

 All’incontro in Prefettura il giorno 3 aprile ’09, convocato per salvaguardare l’occupazione, la DUSSMANN ha ribadito la sua arrogante posizione ed il Ministero ha detto che non erano fatti suoi.

La conseguenza più eclatante di questa situazione si è verificata alla Scuola di Polizia di Nettuno dove ai 36 lavoratori in servizio da decenni è stato proposto la riduzione dei vecchi contratti al 30% e per soli tre mesi. Chi non accetta è licenziato.

 Una proposta beffarda, che offende i lavoratori ed umilia le Istituzioni.

I lavoratori, assistiti dallo studio  FARANDA-CRUPI, legali della Flaica, hanno  chiamato in giudizio la Dussmann ed il Tribunale ha emesso la prima ordinanza che obbliga la ditta ad assumere i lavoratori. A breve ci saranno altre pronunce perché il problema riguarda circa   60  unità.

ORDINANZA TRIBUNALE DI ROMA 

ORDINANZA TRIBUNALE DI VELLETRI

Sentenza n. 4819-09

Pavona. Sciopero autotrasportatori stampa

 

 

I dipendenti della Cantelmi S.r.l., ditta trasportatrice della stampa mondatori ed espresso, per conto di Transitalia S.r.l., sono entrati in sciopero dal 1 novembre per protestare contro la procedura di mobilità messa in atto dall’azienda su implicita ispirazione della Transitalia, nella logica della riduzione dei costi attraverso la precarierizzazione dei contratti di lavoro.

Infatti, la Cantelmi s.r.l. gestisce il servizio con un contratto di affitto di ramo di azienda sottoscritto con le organizzazioni sindacali Flaica ed Sdl  il 22 luglio 2008.

L’accordo prevede l’integrale mantenimento delle condizioni contrattuali già acquisite ed il mantenimento dei livelli occupazionali.

Viceversa, Transitalia ha risolto il contratto con Cantelmi e quest’ultimo ha aperto la procedura di mobilità.

I lavoratori sono scesi in sciopero per il rispetto dell’accoro sindacale.

Non  sono esluse azioni giudiziarie.

accordo sindacale

Benefici legge 104/92

0

La persona handicappata che lavora può fruire di permessi”” a giorni”” o di permessi”” ad ore””. — Il genitore di persona handicappata minorenne può fruire dei permessi dell’art. 33, commi 1, 2 e 3, anche quando l’altro genitore non ne ha diritto. — I genitori di persone handicappate maggiorenni e i parenti ed affini entro il 3° grado possono utilizzare i giorni di permesso anche se non convivono con il soggetto handicappato, purché gli prestino assistenza in via continuativa ed esclusiva.– Data di accertamento dell’handicap e data di decorrenza dei permessi.– Giorni di permesso in caso di part time verticale.– Giorni di permesso per i lavoratori agricoli stagionali con contratto di almeno un mese.-   

CIRCOLARE N. 133 del 17-7-2000

ERRATA CORRIGE – CIRCOLARE N. 133-BIS

Roma 23 ottobre 2009.

0

Variegato, composito e fermamente convinto il popolo dissenziente che ha partecipato alla manifestazione  nazionale indetta dal sindacalismo di base il 23  ottobre.

 

Nonostante l’inclemenza del tempo e le limitazioni imposte dal governo nei servizi pubblici, centinaia di migliaia di lavoratori hanno sfilato per le vie di Roma e Milano per protestare contro  la crisi economica e sociale che  stenta ad apparire in tutta la sua gravità a causa del  controllo politico sui mezzi di informazione.

 

Enorme, rispetto al passato, è stata  l’adesione allo sciopero nei luoghi di lavoro, specialmente dove abbiamo avuto il tempo di discutere i  motivi a base della protesta. Non abbiamo discusso in tutte le realtà perché la Flaica del Lazio è presente in circa 500 aziende ed era impossibile fare tante assemblee. Il problema di arrivare a tutti nella nostra Categoria è sempre esistito e per questo abbiamo deciso di costruire questo sito che ci aiuterà a  comunicare meglio  con la base associativa.

E’ sceso in piazza il malessere sociale, dei lavoratori con salari di fame, dei precari e  disoccupati, di chi non può progettare la vita per mancanza di qualsiasi potenzialità; di chi è senza casa e reclama una politica per l’edilizia popolare o  un affitto a canone  accessibile; di chi non riesce più a pagare beni e servizi essenziali perché la loro privatizzazione ha dilatato i costi che alimentano le clientele politiche.

C’erano anche gli studenti, per protestare contro i tagli, le disparità, i privilegi, e tutti  i provvedimenti governativi che minacciano la centralità  della scuola pubblica.

E c’erano  i pensionati, i disagiati, e tutti coloro che hanno ragione di  protestare contro il mondo intero.

Questa gente sapeva  che il giorno dopo sarebbe restato tutto come prima, ma ha partecipato in massa nonostante tutto, perché ha capito che l’unica speranza per cambiare qualcosa è dare forza ad un sindacato diverso, alternativo, forte, unito,  capace di ribaltare gli equilibri sociali formatisi  tra la sudditanza dei confederali e lo strapotere padronale.

Il mandato implicito che ci conferisce questo popolo, quindi, non è quello impossibile di cambiare nell’immediato il rapporto di forza con il padronato ed il Governo, ma quello di agire  per costruire un forte sindacato unitario che nel breve termine possa raggiungere questo traguardo. Ci chiede, per questo, di guarire dal difetto congenito per il quale spesso si è uniti nei proclami ma divisi nella prospettiva,  sprecando sistematicamente ciò che si riesce  a creare.

Ci chiede di insistere sul percorso dell’unità  per evitare che il 23 ottobre 2009  rimanga fine a se stesso, privo di  consequenzialità, come è successo dopo la grande manifestazione del 17 ottobre  2008.

 Il 23 ottobre è stato anche il giorno delle emozioni, per chi sfilava con la stessa bandiera che per tanti anni è stato il simbolo della propria esperienza. Sono ancora attuali quei colori o vanno messi in soffitta, consegnati alla storia passata, sapendo che le pagine più belle spesso sono scritte con gli addii? 

E’ una decisione sofferta, che coinvolge  realismo e  sentimento. Una scelta obbligata perché la domanda viene dal basso, dal quel popolo che non vuole essere chiamato solo per sfilare nelle manifestazioni, ma  democraticamente decidere il mezzo idoneo  per il fine da raggiungere.

Roma. Condannata l’Innova Spa

                                                                                        

 

 

 

Annullati i licenziamenti effettuati nel 2008 dalla

                                                    INNOVA S.P.A.

 in seguito alla procedura di mobilità firmata dai sindacati confederali e rifiutata dalla Flaica.

 Il Tribunale di Roma, con la sentenza  n. 16027 del 22 ottobre ’09 , ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati  Faranda-Crupi, legali del sindacato, condannando l’azienda a reintegrare i lavoratori nel loro posto e corrispondergli tutti i salari dal licenziamento alla sentenza, oltre al  versamento  dei contributi inps.

 E’ una grande vittoria, che non fa solo giustizia, ma anche morale. In un’epoca in cui  chi è disoccupato non trova  un lavoro decente e  chi ce l’ha lo perde  perché “costa troppo”, il trionfo della ragione diventa un messaggio di fiducia per tutti quei lavoratori che spesso accettano con rassegnazione  ogni  decisione dell’impresa.

 E’ stato così anche all’Innova, che volle mettere in mobilità una trentina di lavoratori perché “eccedenti”, immediatamente sostituiti dalle cooperative con personale a basso costo, che sfruttano la condizione di precarietà dei “soci”, a cui vengono negati  persino i minimi diritti.

 Allora,  gran parte dei  lavoratori coinvolti, furono indotti dal sistema di  complicità naturale che si era formato tra la ditta ed i sindacati di comodo ad accettare qualche soldo di incentivo come male minore perché convinti che quando l’azienda fa una scelta nessuno è in grado di contrastarla.

 La Flaica rifiutò questa logica e chiese ai suoi iscritti di resistere alle pressioni, spiegando che la prima regola di  difesa è quella di non fidarsi dell’avversario. Era evidente che l’azienda non aveva ragione, ma per vincere era necessario combattere.  Oggi, chi ci ha dato retta, non solo è contento, ma è testimone diretto  che  lo strapotere padronale non è illimitato.

 Questo comunicato non ha l’intento di far mordere le mani a chi non ci ha ascoltati nel 2008, ma vuole essere un esempio per chi ancora crede che in azienda si è più protetti se accondiscendenti.  Non è così, anzi, tanto più si è  remissivi, tanto più si ricevono fregature.

 Invitiamo i lavoratori dell’Innova ad alzare la testa: per l’equità del salario, la stabilità del lavoro, la sicurezza,  i diritti sindacali e la dignità del lavoro.

 Lavoro e rispetto, uno slogan banale, ma terribilmente difficile da applicare.

dispositivo della sentenza

LA SENTENZA 16027 – 09

Nettuno. In via di soluzione la vertenza degli ausiliari del traffico

0

 

Domenica 25 Ottobre 2009

 Latina Oggi Nettuno Anzio Lavinio 17

NETTUNO, L’IMPEGNO DI CHIAVETTA ALL’INCONTRO CON I SINDACATI

Ausiliari del traffico, la vertenza.

CONFAIL, Flaica Uniti Cub, Filcams

Cgil e Cisl tutti al cospetto del

sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta

per discutere sul futuro degli ausiliari

del traffico alle dipendenze della società

Promur. Il prossimo 30 ottobre

scadrà la proroga al servizio concessa

dal sindaco sull’approssimarsi

dell’estate che ha prolungato la prestazione

a scadenza contratto per

evitare disagi alla cittadinanza ed ai

turisti. Lo scorso 20 ottobre il sindaco

ha ricevuto una delegazione degli

ausiliari del traffico, accompagnati

dalle rappresentanze sindacali cercando

di fare il punto della situazione

«La volontà dell’amministrazione è

di gestire direttamente le aree di sosta

a pagamento, internalizzando il servizio

» questa è la certezza ottenuta

dall’incontro ma per i lavoratori ancora

tutto è da definire. L’impegno

del sindaco è stato quello di garantire

i livelli occupazionali a tutti i lavoratori

della Promur ma sembra concretizzarsi

la possibilità di accedere alla

mobilità per gli undici ausiliari per i

quali i sindacati cercano di «strappare

» l’accordo più vantaggioso.

Ro.Be.

ULTIMI ARTICOLI