Nella notte del 25 febbraio è stato rinnovato il contratto del Commercio, terziario e servizi.
Dopo una lunga, appassionata e conviviale maratona, con enorme consumo di barzellette e pasticcini, si è conclusa la liturgia di sistema che avrà certamente esaurito tutte le energie dei partecipanti. Ma serviva tirarla tardi, fare notte, altrimenti sai che noia?
Altrimenti, i sempliciotti, avrebbero scoperto che era stato tutto già scritto, dalla Confcommercio, alla quale non sembra vero seguire la scia tracciata dalla Confindustria e dal Padronato in generale, con il propellente del Governo amico.
Il pacco dei “saldi” era stato già confezionato senza la partecipazione apparente della FILCAMS che, non avendo la CGIL sottoscritto la “riforma degli assetti contrattuali” dove salvare la propria faccia e quella della casa madre.
Ma, stessero tranquilli i dubbiosi, perché dopo un pò di moine arriverà anche la firma della FILCAMS, come nel contratto scorso, come sempre, fino a che i lavoratori non apriranno gli occhi.
Intanto, i lavoratori, gli occhi, li hanno già strabuzzati. Basti pensare, una per tutte, all’aumento della paga: 10 EURO al IV livello! E avranno anche gli arretrati a marzo: i 20 euro di gennaio e febbraio!
C’è ancora qualcuno nei più o meno tre milioni di lavoratori del settore che pensa ad recupero di rappresentanza con il sindacalismo confederale?
Anche i saldi hanno un epoca, non foss’altro perché finisce la merce!